lunedì 4 gennaio 2010

CURIOSITÀ

Gli occhi come artigli che graffiano la mia intimità , affamati di ogni mio gesto seguono gli eventi che corrono sul mio corpo sdraiato in riposo. Me li sento addosso, opprimenti come lo sguardo di un felino mentre studia la sua preda.

SE

Se fossi un seme
rinuncerei a nascere
opponendomi ad ogni goccia d'acqua
perchè non voglio radici
Se fossi l'attesa
aspetterei una lacrima d'amore
perchè la Vita
per come la concepisco Io
è anima e cuore
Se fossi il risveglio
farei vivere ogni mio sogno
per poterne gustare il sapore
e scoprirne l'incanto
se fossi la Libertà
sorriderei alla Vita
lasciandole il controllo
di ogni suo respiro
Ma sono
semplicemente Io
una persona come tante
che saltuariamente
apre il suo baule
per respirare aria fresca
e ridere di Se

ATTO DI RIBELLIONE

Che strana sensazione che mi lascia la pioggia, non proprio Lei ma il momento in cui smette.
In quell'attimo mi sento in standby, il corpo leggero, la mente che vaga nel vuoto senza esprimere nessun concetto. Semplicemente si riposa restando sveglia, attiva per lo stretto necessario. Io lo chiamo il vuoto tra le nuvole, quella sensazione di distacco dal corpo dove non senti freddo, non senti caldo, non hai la percezione del contatto con l'ambiente esterno che ti circonda. Lo sguardo è perso nel vuoto ed i tuoi occhi vedono tutto ma non associano la visione a nessuna conoscenza, lasciandoti indifferente ed allo stesso tempo soave, leggero.
Insomma stai li con quel sorriso nascosto che ti vela il volto e la gente che ti vede passando lo associa a tristezza o nostalgia ma non potrebbe minimamente immaginare in quale dimensione idilliaca sei, Tu chiuso in quel cartone.
Eccolo, finalmente è arrivato, sgomitando tra le nuvole si è fatto spazio, l'Arcobaleno a spezzato il suo guinzaglio ed è scappato dal Bianco liberandosi in ogni sua sfumatura di ogni suo colore. Anche il Nero della notte si è inchinato al suo splendore ritardando il Tramonto per lasciarmelo ammirare. Mi stupisco ogni volta che mi capita di vederlo, l'Arcobaleno intendo, oh quanto mi meraviglia la natura per quanto è fragile ed allo stesso tempo così potente in ogni suo atto di ribellione.
Ribellione, Io è da tempo che mi sono ribellato, ribellione per me è starmene tranquillo nel mio vuoto tra le nuvole mentre il mondo freneticamente gira.

MI NASCE ALL'IMPROVVISO

Le emozioni sono profumi che il soffio del momento dissolve in un'attimo ed è proprio in quell'attimo che arrivo Io a gustarne l'essenza.

IL MIO SEGRETO

Predisporsi per creare,ricercare un'angolo nello spazio curvo che possa liberare la fantasia,ecco quello che faccio quando inizio il viaggio della scoperta.Fisso un punto immaginario davanti all'orizzonte,l'oltre dopo il fuoco dello sguardo e così appare magicamente l'ignoto.A volte è una luce,un colore,un gabbiano che vola oppure è una semplice lettera dell'alfabeto e da quelle visioni partono i miei viaggi mentali che traduco in racconti.

PASSI LENTI

abbracciato al vento
mi incammino
sorridendo al sole
l'orizzonte che mi aspetta
ha sdraiato la clessidera
perchè il tempo è relativo
e prima o poi arriverò

ESSENZA

come una nuvola
aspetto il momento
per dissolvermi in pioggia
ed abbracciare la Terra
come una nuvola
mi lascio modellare dal vento
unico artista dei miei cambiamenti
che mi scarica di bianco
e mi carica di nero
come una nuvola
libero il pensiero
libero le azioni
come una nuvola
sospeso

FAME COMUNALE

Le volpi si travestono da Pavoni e quasi angelici non conoscono vergogna ,
dopo aver cercato l'elemosina al mercato , tra la fame e la lussuria ,
si ritrovano a segnare il territorio sul portale del consiglio .
Candidi e lindi come il bucato della domenica mattina ,
perché la memoria è come il vento
e chi non sa non ha voglia di cercare ,
si presentano alle croci come il nuovo cambiamento.
Camminano pettinati e profumati ,
avvolti nei loro soprabiti che nascondono cravatte e camice ben stirate .
Accarezzano la passerella ,
con le loro scarpe lucide mentre si dirigono verso la tana del potere sotto le tre bandiere .
Tra di loro non si fidano ,
quando si incontrano si guardano di sbieco ,
a labbra chiuse si sorridono , non mostrano i canini ,
si salutano con un solo cenno della testa , due sono troppi , la fatica costa cara .
Gli arti li tengono retratti e gli artigli ben celati ,
non è ancora tempo di graffiare ,
devono aspettare
il momento più propizio perché segnare il territorio
non vuol dire esserne padrone ,
per quello devono aspettare l'elezione .

IERI

in un pugno di farina
granelli che si mischiano
come singoli corpi
in un unico contatto
gli occhi nel nero
ascoltano carezze
mani parlanti
cercandosi si sfiorano
si tengono si lasciano
per poi ritrovarsi e riabbandonarsi
in un unico groviglio
miriadi d'emozioni
mi fan scoprire vivo
nella natura che mi circonda.

QUARTAPARETE

Quando quel tempo è amore donato ad una passione ,
Quando quella passione è l’ unione di fatiche e rinunce
E ti trovi a condividerle con chi ha negli occhi il tuo stesso cammino
Non importa chi è il capocordata o l’ultimo della fila
Quel che conta è che tutte queste mani unite generano un’emozione
Che oltrepassa la quarta parete
Ed abbraccia il pubblico presente.