giovedì 12 agosto 2010

Recensione di "FELICITÀ" di Will Ferguson

Mauro prendilo, è divertente!!! Forse non sono state proprio queste le parole ma sicuramente penso che sia stato l'esatto significato del pensiero di Patrizia. Così in un pomeriggio di fine Luglio mi sono diretto alla Feltrinelli Duomo di Milano e dopo averlo avuto fra le mani ed accortomi che le poltroncine erano tutte occupate, mi sono adagiato su uno di quegli scalini metallici, di quelli che si usano come aggiunta ai centimetri mancanti per le persone come me, i finti corazzieri. Dieci pagine esilaranti lette fra il via vai dei clienti a me indifferenti. Capita sempre così quando un racconto mi cattura, lascio al resto del Mondo le sue furie ed i suoi tempi e così, dopo quelle poche pagine e con il sorriso scolpito, mi sono diretto alla cassa per acquistare quel volume che prometteva allegria.
Cosa potrebbe capitare se un libro avesse la ricetta tanto ambita, se tra le sue pagine ci fosse quella luce tanto cercata ad illuminarci il cammino verso la felità ?
Edwin de Valu ha avuto la fortuna di inciampare in quel libro e fra rovinose cadute, tra incroci presi per caso ed incontri sperati, voluti e rifuggiti, si ritrova, a sua insaputa, a segnare la strada verso la probabile autodistruzione dell'umanità. Edwin ci accopagna, facendoci ridere delle sue disavventure che sono uno specchio di noi stessi, verso il riveglio e la presa di coscienza del futile, dell'utile e dell' inutile che ci circonda e ci accompagna durante il cammino della nostra vita.
Trecento pagine di allegria e meditazione che ci aiutano a comprendere la potenza dell' autoaiuto ed il piacere di una vita vissuta in maniera positiva.

lunedì 2 agosto 2010

OSSIGENO E RISVEGLIO

Ci hanno offuscato la mente per anni e decenni, tanti e troppi decenni con simboli che hanno creato il nostro disservizio, falci, svastiche , martelli, croci e lune. Ci siamo illusi di fronte al Sole nascente pensando all'avvenire e poi ci siamo estasiati davanti a stelle brillanti per poi rincoglionirci con strice di vari colori e dagli effetti opposti. Ci hanno regalato il possibile in forma di carta elettronica per poi chiederci gli interessi come se il consumismo fosse opera nostra, come se il tubo catodico lo governassimo Noi. Adesso che loro sono in ginocchio, loro che non riescono più a tenere le corde perchè i burattini sono diventati pesanti, loro i venditori di fumo ci raccontano che Noi dobbiamo rimboccarci le maniche, che Noi dobbiamo stringere i denti, che Noi dobbiamo capire che i tagli sono necessari.
Io ho capito solo che è necessario cambiare, che è arrivato il momento che ognuno di Noi crei la propria rivoluzione interiore e per rivoluzione intendo crescita e costruzione di un nuovo pensiero che porti tutti Noi, insieme , a creare il nostro presente, che abbia basi solide ma non di quelle basi idologiche che ci hanno portato a questi risultati disastrosi, ma di basi civili, creative, oneste e rispettose del prorio prossimo. Non abbiamo bisogno di bandiere e simboli per identificarci perchè se arriviamo a capire che l'aiuto del prossimo è una risorsa da coltivare, se arriviamo a capire che la diversità è solo fonte di confronto produttivo, allora non ci serve identificarci perchè un' unica entità produttiva non necessita di confronti e giudizzi ma di pace condivisione e rispetto.